Parigi
Parigi è troppo vicina a Torino, troppo simile per non coinvolgerla in entrambi i romanzi.
Aria fresca, luce di alta latitudine, l’eleganza, la storia, la cultura, la mondanità, le ferite. Una miniera di spunti e idee. Le opere di Rodin, non possono evitare emozioni in coloro che le osservano. La porta dell’Inferno, opera incompiuta e non particolarmente amata dallo stesso Rodin, è stata realizzata in tempi successivi alla morte dello scultore. Si prestava in modo particolare per scatenare le catartiche visioni dell’uomo. Le figure dei dannati, il nome stesso l’hanno resa pretesto perfetto per descrivere le parti più cupe e inquietanti de i Nodi della Terra Vol.1 – Non Dire. E poi la città la vita, i boulevards, i palazzi, la Senna, il metrò, i locali eleganti e non: Blanquet, “piatti d’asporto e sandwiches” in rue de Perronet era il locale perfetto per un incontro informale tra amiche che facesse da contrasto a quello proposto da Alexandra nell’elegante Chez Francis poche ore prima. L’università Descartes nel quartiere di Saint Germain des Prés, fucina di talenti, dove, al quinto piano, lo scalone doppio che tanto disturba Cassandra Doo e i suoi codini, fortunatamente si unisce in un’unica rampa.