Praga

Praga è una città fantastica. Mistero e magia tra le guglie gotiche e i palazzi barocchi. Storia ed eleganza tra le vie, il castello, la torre delle polveri, l’orologio astronomico il cimitero ebraico, i laboratori degli alchimisti, la Moldava, le botteghe… Quanto materiale per un romanzo.

“…Quando furono nei pressi della Torre delle Polveri, lui sbottò: «Tu sei stata incauta. Ma quello per chi ci ha preso? Ci ha fatto portare i soldi! E voleva mandare noi! Idiota! Due funzionari in missione ufficiale?! A rubare?!».
Lei gli diede un’occhiata divertita e azzardò: «E se non fossimo stati in missione?».
«Tu stai scherzando vero?!».
Qian provò a cambiare discorso…”

“«…Il Castello di Praga è a neanche un chilometro, facciamo questa cosa, poi ti porto in un posto che ho trovato e ti faccio assaggiare del buon vino. Domani siamo di rientro. In laboratorio stanno analizzando i primi monili, altri ne arriveranno nei prossimi giorni, non avremo più tregua, questa sera non voglio pensarci…».”

“«…Ma che schifo!».
Qian allontanò il viso dallo schermo con ribrezzo.
Shi stava rivedendo la tempistica delle tre ore successive. Si volse e la guardò con aria interrogativa aspettando una spiegazione.
«Quel Victor aveva ragione: nella chiesa di san Giacomo c’è un braccio umano mummificato, appeso in una delle navate. La leggenda dice…”

“…Dei caratteri incisi restava poco, consumati dal tempo apparivano come incavi ed erano costellati di bigliettini di preghiera e buon auspicio incastrati e sporgenti come schegge.
Victor cercava una fessura in particolare. La vide un po’ fuori tiro e anonima in mezzo ad altre, si sporse e vi infilò il messaggio che aveva tormentato tra le dita negli ultimi minuti.
Prima tra le mani scottava, ora era un’anonima scaglia di carta…”